CORPUS CHARTARUM ITALICARUM

Il Corpus Chartarum Italicarum

Il Corpus Chartarum Italicarum (CCI) è una collezione di carte, filigranate o meno, costituitasi presso il Regio Istituto di Patologia del Libro all’inizio degli anni Quaranta ed incrementata nei decenni successivi. Il Corpus illustra la produzione cartaria italiana e del suo utilizzo come supporto della memoria scritta dal XIII al XX secolo.

Creato per volere dell’allora primo direttore dell’Istituto Alfonso Gallo, il Corpus rappresenta oggi la più importante raccolta di carte italiane per quantità ed importanza; esso consta di varie tipologie di carta occidentale prodotte a partire dalla metà del sec. XIII quando, a Fabriano, i cartai apportarono significative modifiche alla struttura e all'aspetto dei fogli prodotti in ambito arabo-ispanico. Nel Corpus sono presenti le prime carte realizzate nel centro marchigiano dove venne introdotto l'uso della collatura con gelatina animale, venne adottata la forma rigida con fili metallici e, dopo poco, la filigrana.

Data l’importanza storica e scientifica il Corpus è stato oggetto di studio già nei decenni passati e a partire dal 2006, nell’arco di qualche anno, fu realizzato un database, furono digitalizzate il 70% delle carte e fu creata, anche all’epoca, una piattaforma per la consultazione dei dati e delle immagini.

In realtà e per diversi motivi sia il database sia la piattaforma web legati al progetto avviato nel 2006 non sono stati mai stati pubblicati definitivamente: la problematica principale era l’assenza, nella struttura del database, di sistematicità.

Il database originario conteneva pochi campi ben definiti ed univoci e molti campi “note” in cui erano letteralmente ammassati dati importanti .

I dati, inoltre, non erano né normalizzati né correlati tra loro e non da ultimo la classificazione adottata per la catalogazione dei soggetti (attinta dal repertorio del Briquet) risultava totalmente inadatta per questo tipo di carte.

Nell’agosto del 2013 è stato avviato un progetto per rielaborare il database, ovvero strutturare nuovamente le informazioni collegandole tra loro ed elaborando un nuovo modello logico relazionale che consentisse una nuova gestione ed organizzazione dei dati più efficiente finalizzata, non da ultimo, alla realizzazione di una piattaforma web che permettesse l’interfacciamento con gli utenti.

L’incarico è frutto di una convenzione tra l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, oggi Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, e il CISSCA (Centro Italiano di Studi e Ricerche di Storia e Tecnologia della Carta di Fabriano dedicato ad Andrea Gasparinetti) a cui è seguita l’ovvia collaborazione con il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano.